
INCONTRO CON UN ERASMUS
Ho incontrato Armando, uno studente italiano di 22 anni, durante una fiesta per gli studenti Erasmus:
Da dove vieni? Quale università?
"Vengo da Napoli, Federico II, Economia aziendale. A Bordeaux ho frequentato la Montesquieu."
Da quanti tempo sei arrivato a Bordeaux?
"Da settembre."
Sei mai andato in Francia o è la prima volta?
"Sono stato a Parigi con la mia ragazza per 4 giorni. E ho fatto uno scambio culturale per 10 giorni a Nîmes. Ed ho visitato Avignon e Montpellier."
Quindi ti piace la Francia, ma perché?
"Adoro la Francia, al liceo ero in una sezione sperimentale di francese ed ho potuto apprezzarne la storia, la letteratura e l'arte."
All'università, noi [studenti francesi] parliamo molto dei cliché fra l'Italia e la Francia. Quindi, prima di viaggiare in Francia, come immaginavi i francesi?
"Credo che ci sia una certa differenza culturale, noi italiani, specialmente del sud, siamo più aperti sin dall' inizio con tutte le culture. I francesi, credo che siano aperti, ma solamente dopo aver preso confidenza. Fino ad adesso, sono stati pochi i francesi con i quali ho creato un rapporto d'amicizia."
Giustamente, da quando sei arrivato a Bordeaux fino a oggi, cosa pensi dell'accoglianza dell'università, degli studenti, e com'è andato l'inizio del tuo semestre?
"Trovo il servizio dell'Università con gli studenti Erasmus molto efficiente. I professori non li ho trovati molto disponibili. E' un po' un controsenso visto che Bordeaux è una città piena di studenti stranieri."
Si, è vero che in Franci i professori universitari non sono molto vicini agli studenti, sono qui solo per dare lezioni. E la città, come la trovi? Hai visitato dei palazzi?
"Si, ho visitato tutte le chiese, i musei, le piazze, le porte... Si puo' dire che la conosco come le mie tasche. La trovo una bomboniera. L'unico problema è che l'ho trovata un piu' cara a livello di prezzi per essere una cittadina universitaria."
Com'è stato il processo per trovare un appartamento?
"Credo sia la cosa più complicata in assoluto da fare a Bordeaux. Mediamente tutti gli Erasmus hanno trovato un appartamento dopo un mese."
Davvero. Anche per i francesi è complicato, pero' è più difficile trovare quando qualcuno è straniero. Grazie molto per la tua partecipazione e buona continuazione in Bordeaux.
Maxime T.
NEI PANNI D'ISABELLA UNA STUDENTESSA ITALIANA A BURDIGALA
Abbiamo intervistato Isabella una studentessa italiana nel programma ERASMUS a Bordeaux che ha 22 anni.
Chi è Isabella :
Isabella è una studentessa italiana di 22 anni chi è stata a Bordeaux dal settembre 2017 (9 mesi), era nella nostra classe nel primo semestre (ma non nel secondo, perché l'ha già convalidato). Questo progamma l'hanno consigliato i suoi professori in Italia e grazie a questo consiglo, fu la prima volta che Isabella arrivò in Francia. Lei ha voluto migliorare il suo livello di lingua francese che impara da già 3 anni nel università di Bologna e grazie ai Disney (guarda i disney per imparare la lingua e secondo lei, è una buona tecnica per imparare una lingua e divertirsi, e legge un sacco di manga e romanzi in francese per migliorarsi). In Italia, abita nel Nord-Est, in un città vicina a Venezia. L'università costa 2000e all'anno in Italia e da le borse per fare ERASMUS. In Italia ci sono 3 posti per fare ERASMUS, in fatti l'università di Bordeaux Montaigne offre solo 3 posti per studenti italiani nella sua università. Fortunatamente per lei e per noi, lei è stata presa e ha riuscito ad integrare l'università di Bordeaux.
Ha incontrato molte difficoltà una volta arrivata all'università di Bordeaux che era il fatto che l'università di Bordeaux è mal-organizzata. Ha trovato nessuno per spiegare il principio come la cattiva organizzazione dell'Università di Bordeaux Montaigne, per esempio, non ha ottenuto spiegazioni sul funzionamento dell'università. Inizialmente, aveva grandi difficoltà a capire le lezioni, e lei non riusciva a trovare nessuno a darglieli. Preferisce il sistema universitario italiano.Secondo lei, il francese è la lingua della diplomatia è la ragione per quelle ha cominciato ad imparare il francese. Suoi amici italiani fanno anche l'ERASMUS ma a Parigi (ma aveva ancora alcuni conoscenti a Bordeaux prima di venire). Infatti, è venuta a Bordeaux con una amica, anch' essa bolognese.
La sua vità a Bordeaux :
Isabella vive a Merignac, una città vicina a Bordeaux, in un appartamento con coinquilini. Era abbastanza complicato per lei trovare un appartamento, ha iniziato a cercare su Internet in Italia. Parlano insieme inglese perché non sono tutti italiani o francesi. Secondo lei e la sua esperienza, la CROUS non dà o molto poco alloggio, e lei non è l'unica che pensa così.
Studia il francese, perché è una lingua che le piace, ma anche perché è piuttosto facile da imparare (suona come l’italiano), e studia anche il giapponese, soprattutto per la cultura del paese. Non è mai stata in grado di andare in Giappone, vorrebbe andare lì per visitare ma non per vivere. Tuttavia, si vede però vivere bene in Francia, ha visitato molte città (come Parigi, Arcachon, Tolosa, quest' ultima è la migliore secondo lei), e inoltre l'Italia e la Francia sono vicini. Per quanto riguarda più tardi, esita ancora a stabilirsi a Lione o a Bordeaux, dipenderà dal tempo.
A Bordeaux aveva problemi burocratici. Lei trova anche che il costo della vità è molto caro rispetto a quello dell'Italia, per esempio quando bisogna far la spesa lei trova che pagamo molto di più che in Italia.
La sua arrivo a Bordeaux è stato un po' difficile, sperava di fare più incontri. A prima vista, tutto va bene, ma non appena che i francesi sanno per i suoi problemi linguistici, tutto diventa più complicato. Lei è fluente in francese, ma ammette che è abbastanza complicato per lei oralmente. Inoltre, aggiunge che è molto più facile incontrare persone in Italia che in Francia, perché gli italiani sono più aperti e molto più cordiali.
A Bordeaux, Isabella gira la città, per esempio accanto della piazza vittoria.
Lei ama la barra che è si trova sulla piazza delle Vittoria, le piace anche lo specchio d'acqua.
Ha scoperto il cibo francese e quelli che ama di più di tutti sono per esempio il « foie gras », il « croque-monsieur », le frittelle e per i dolci i cannelés e i macarons.
Lei è ritornata in Italia per Natale (e in novembre) e ha offerto regoli alla sua famiglia. La maggior parte dei regoli erano cibo (cannelés, chocolatines, macarons, etc..)
Le manca la sua famiglia, ma spesso li contatta tramite l'applicazione Skype.
Ha sentito numerosi cliché dalla sua arrivata a Bordeaux :
I più frequenti erano «gli italiani mangiano solo la pasta », « le pizza » e « l'Italia è un paese mafioso ». Quindi, ci ha risposto « I mafiosi sono italiani ma non tutti italiani sono mafiosi ». Ci sono più mafiosi nel Nord che nel Sud dell'Italia.
Le differenze tra l'Italia e la Francia :
Isabella ci ha detto vari tipi di differenze tra l'Italia e la Francia.
Il cibo in Italia è migliore e anche il costo della vità, una pizza (Margherita) in Italia costa 5e però in Francia è circa 10e (ma in Italia ci sono grandi differenze di prezzo tra Nord e Sud del Paese). Il tempo (le condizioni meteorologiche) e soprattuto il caffè / Il tempo non è lo stesso, secondo lei piove molto di più in Francia che in Italia. Lei beve il caffè Lavazza e secondo le sue parole « senza il caffè non puo vivere ». / Anche se il cibo è molto meglio in Italia, dice che è molto semplice trovare prodotti italiani nei supermercati francesi, quindi non è un problema. Ma ammette che ama le “chocolatines”, il foie gras, le “baguettes”, i “croques-monsieur” e le “crêpes”, e a questo livello riconosce che la Francia batte l'Italia.
Esiste anche una differenza tra le università. Per lei, quelli in Francia propongono più progetti di gruppo, privilegiano la pratica alla teoria, cosa che non avviene in Italia (ma il programma è più interessante in Italia).
Le elezioni del 4 marzo in Italia :
Attualmente deve pagare le tasse. Si puo votare se fa una richiesta al commune di residenza in Italia.
Per quanto la riguarda, le piacerebbe molto votare, ha fatto una richiesta, ma al momento sta vivendo problemi buraucratici, quindi sarà "impossibile" per lei votare quest' anno. E da un punto di vista politico, ciò che la rattrista anche lei è che gli italiani non sono contenti dell'Europa (per problemi di immigrazione e per il fatto che l'Italia aiuta l'Europa ma che l'Europa non aiuta l'Italia in cambio), gli italiani si sentono abbandonati dall'Europa. Tuttavia, Isabella è favorevole all'Europa.
Nel futuro vuole lavorare nel giornalismo, tradurre articoli in francese (o viceversa) e fare corrispondenza.
Isabella è sempre aggiornata sulle notizie italiane attraverso i giornali italiani. Legge l'Internazionale, la Repubblica e la Stampa.
Sabrina M. - Andréa B - Adrien P
BORDEAUX ATTRAVERSO GLI OCCHI DI UN ITALIANO
Antonio è un cardiologo italiano di 36 anni specializzato nella aritmologia. Viene da Crotone (Calabria). È arrivato in Francia a Bordeaux in novembre 2014 perché c'è un grosso centro cardiologico famoso in tutto il mondo, che si chiama Hôpital Haut-Lévêque. Quindi è venuto per il lavoro. È venuto con sua moglie, ma lei è anche una ricercatrice e lavora a Londra attualmente.
Per trovare un appartamento a Bordeaux, è stato piùttosto facile per lui, perché aveva dei contatti. Una studentessa Erasmus, che viveva sullo stesso pianerottolo di un amico di un amico, aveva un appartamento a Bordeaux. Quando lei è partita, Antonio ha ricuperato l'appartamento. Non è stato une ricerca complicata come fu stato per altri stranieri, anzi era abbastanza complicato riempire i documenti con uno statuto straniero.
L'abbiamo interrogato su quello che pensa dei Francesi. Ecco la sua risposta: "È un popolo che ammiro. È una popolazione molto orgogliosa, forte dei suoi principi e delle sue valori. Però, mi piace molto, è stato una bellissima esperienza. Venivo dall'Inghilterra, perché sono stato un'anno e mezza in Inghilterra, e quindi gli Inglesi non vedono di un buon'occhio i Francesi. E mi avevono preparato; mi avevono detto: "i Francesi, i Francesi...". In realtà, non è cosi, sono molto prossimi alla cultura italiana." "Ho vissuto a Roma, a Milano [...] però [Bordeaux] è la più bella città dove ho mai vissuto."
Quello che li manca di più è parlare la sua lingua. Non si sente da solo, perché ha delle persone su cui può contare, la sua moglie, degli amici, ecc: "Quando voglio l'Italia, insomma, basta una pizza a Masaniello e torna il buon umore. Però sì, mi manca diciamo la culture, e anche il buon umore delle persone, mi manca il sole, mi manca il mare, ma... mi mancano alcuni aspetti della mentalità. Però mi piace vivere cua, incontrare nuove persone, come lavorate, come vi divertite, come pensate."
Ha anche detto che ci sono due buone pizzerie dove mangiare a Bordeaux: Masaniello e "Chez Bartolo". Sono le migliori ambienti italiani per Antonio. C'è anche "Chez Mimi': la cucina è buona ma i camerieri sono francesi.
Nella città, ci sono diversi luoghi che li piacciono. Li piace la Place Camille Jullian, che è un sito di appuntamenti con gli altri Italiani, e anche i Francesi. Li piacciono anche lo specchio d'acqua, Place de la Bourse, la chiesa Sainte Croix, la Place Saint Pierre.
Maxime T.
